La Patrona della Diocesi

Maria ss. ad Rupes

Il 15 febbraio 1986 la Vergine "ad Rupes" fu proclamata dal Vescovo Marcello Rosina Patrona della Diocesi di Civita Castellana.

Lo sviluppo del Santuario e del culto della Madonna "ad Rupes" ha trovato una conferma significativa nella solenne Incoronazione della Sacra Immagine dal Capitolo Vaticano il 17 maggio 1896 (nella Basilica di S. Elia) con le corone d'oro che furono asportate la notte del 14 luglio 1963. La seconda Incoronazione (24 maggio 1964) fu compiuta dal Card. Giuseppe Ferretto con le nuove corone benedette da Paolo VI. L'altare della Madonna, costruito con marmi provenienti dalle rovine di Falerio, fu consacrato nel 1872, dal Vescovo di Nepi e Sutri, Mons. Giuseppe Lenti. Due volte (nel 1949 e 1986-88) la Sacra Immagine ha visitato tutte le parrocchie della Diocesi con la "Peregrinatio Mariae".

ll Santuario è situato in una grotta tufacea che domina la valle Suppentonia. La sua storia risale ai primi secoli del cristianesimo quando con l'arrivo dei Figli di S. Benedetto, nel VI secolo, nasce nella Valle il culto della Madonna. Con molta probabilità la Valle accolse i primi anacoreti che introdussero nell'Occidente la vita monastica. Molti di loro abbracciarono poi la regola di S. Benedetto vivendo in alcune grotte scavate lungo la rupe (ancora esistenti). Durante l'invasione dei Saraceni (VII sec.) qui nascondevano le reliquie dei loro Santi.

Non esistono notizie storiche che permettono di stabilire la provenienza, l'autore e il tempo di collocazione del quadro della Madonna nella Grotta. Secondo gli esperti, l'opera deve essere fatta risalire al XVI secolo. Molto probabilmente l'attuale quadro su tela aveva sostituito un precedente affresco impresso sulle pareti tufacee della Grotta e col tempo distrutto dall'acqua. Nell'iconografia mariana, la Madonna "ad Rupes" rappresenta una rarità perché appartiene al ristretto numero delle immagini nelle quali la Madonna adora il Figlio che dorme sulle ginocchia materne. L'opera fu restaurata nel 1896 dal pittore romano Gonella, trasportata su altra tela e racchiusa nell'artistico trittico, opera del Prof. Szoldatics.
 

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Maria SS, Ad Rupes